RaiTre // Il cinema di Koji Wakamatsu | Fuori Orario 8-9 giugno 2012

Venerdì 8 e sabato 9 giugno 2012 Fuori orario, il mitologico programma di RaiTre che ogni cinefilo conosce ed al quale tutti dobbiamo l’edificazione della nostra paranoia, rende omaggio a Koji Wakamatsu, uno dei Maestri del cinema giapponese, proponendo tre sue pellicole, due delle quali in prima visione tv, praticamente inedite in Italia e tutte legate al tema della guerra.

Wakamatsu, classe 1936, ha avuto uno di quelle carriere pirotecniche che non possono far altro che entusiasmare gli appassionati. Autore di film erotici e pulp a partire dagli anni sessanta, fondatore della casa di produzione "Wakamatsu Production", ha diretto oltre 100 film spaziando fra generi e temi ma con una costante attenzione all’impegno sociale (e storico), fusi con un estetica dai toni forti. Un cinema, il suo, capace di utilizzare il sesso come elemento caratterizzante la tensione drammatica delle sue opere e dei suoi personaggi. Il cinema di Takashi Miike, Sion Sono e molti altri ancora forse non sarebbe mai stato possibile senza la visionarietà di Koji Wakamatsu, il cui apporto al cinema giapponese è stato decisamente sottovalutato. Per questo la due notti di Fuori orario, rappresentano, al solito, un’occasione irripetibile.

Sabato 9 giugno sono in programma pure due altri "filmetti" legati al tema della guerra: La ballata del piccolo soldato di Werner Herzog (in prima visione tv) e Basic Training di Frederick Wiseman.

 

 

VENERDÌ 8 GIUGNO 2012 | DALLE 1.45 ALLE 7.30 (345’)

Armata rossa – Dichiarazione della Guerra Mondiale | prima visione TV
Sekigun – Sekai Sensō Sengen, Red Army – Declaration of World War
Giappone-Libano, 1971, 69′
Regia : Masao Adachi, Koji Wakamatsu

Film/manifesto dell’Armata Rossa Giapponese, gruppo comunista rivoluzionario nato in Giappone dal movimento studentesco e dell’amicizia politica con il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina; girato in clandestinità nel Libano da Adachi Masao e prodotto da Wakamatsu. Tra dichiarazione di guerra al capitalismo mondiale e riaffermazione della necessità di una rivoluzione a metà tra il maoismo e le lotte di liberazione territoriali: Palestina in testa.

   
United Red Army
Jitsuroki rengo sekigun – Asama sando eno michi
Le vere cronache: L’Armata rossa unita – La strada verso il Monte Asama

Giappone, 2008, 190′
Regia: Koji Wakamatsu

Febbraio 1972. Cinque giovani militanti del gruppo paramilitare Armata Rossa Unita si barricano per dieci giorni in un rifugio sul monte Asama e ingaggiano un conflitto a fuoco con la polizia. Due poliziotti muoiono negli scontri ma le prime vittime dei militanti sono i loro stessi compagni: prima dell’inizio degli scontri con la polizia, infatti, quattordici giovani cadono sotto i colpi del fanatismo del gruppo. Un evento che paralizza completamente il movimento studentesco giapponese.
«Alcune persone mi chiedono che senso abbia fare un film oggi sull’Armata Rossa Unita. Mi piacerebbe rispondere con una domanda e chiedere loro se la situazione è cambiata. Qualcuno dei problemi di allora è forse stato risolto? È evidente che nulla è cambiato. Ci sono ancora guerre in tutto il mondo, il trattato
di sicurezza con gli Stati Uniti esiste ancora e le autorità controllano i cittadini ancora più severamente. Non ho mai detto che quello che fecero i militanti della ARU fosse giusto, ma che cosa può dirsi “giusto”? Tutto ciò che conta è l’espressione delle nostre intenzioni» (Wakamatsu)

 

SABATO 9 GIUGNO 2012 | DALLE 1.40 ALLE 7.05 (325’)

Caterpillar | prima visione TV
Giappone, 2010, 87′
Regia: Koji Wakamatsu
Con: Shinobu Terajima, Keigo Kasuja, Shima Ohnishi,

Nel 1940, durante la Seconda Guerra Cino-Giapponese, il tenente Kurokawa fa ritorno a casa da soldato decorato, ma privo di braccia e gambe perse durante il conflitto. In poco tempo tutte le attenzioni e speranze degli abitanti del villaggio si concentrano sulla moglie Shigeko. La donna dovrà onorare l’impero e il paese, ed essere di esempio per gli altri, dedicandosi alla cura di questo eroe di guerra.

   
La ballata del piccolo soldato | prima visione TV
Ballade vom kleinen Soldaten
Germania, 1984, 45′
Regia: Werner Herzog

Il film si apre con un bambino soldato che, imbracciando il proprio fucile, canta una malinconica canzone d’amore. In seguito a un’azione militare che finisce in un nulla di fatto viene poi dato spazio ai racconti della popolazione riguardo alle barbarie subite, alle uccisioni dei propri figli, alle razzie nei villaggi. La seconda parte del film si concentra sui bambini soldato; viene mostrato il loro addestramento e vengono rivolte domande a loro stessi e all’addestratore. Quest’ultimo afferma che i bambini della loro età (circa 12-13 anni) sono i migliori da addestrare perché la loro mente può essere facilemente manipolata. Quando viene chiesto ai bambini perché combattono essi rispondono che lo fanno per vendicare i fratelli o i genitori uccisi dai sandinsti, e di essersi arruolati di propria volontà. Affermano di non aver paura di morire e di aver voglia di combattere.

   
Basic Training
Usa, 1971, 87’
di Frederick Wiseman

Una compagnia di reclute e di riservisti durante le nove settimane di addestramento. Le molte e diverse operazioni, pensate dall’esercito per trasformare semplici civili in soldati, sono illustrate in scene in cui si usano M16 e baionette, scene in cui compaiono camere a gas, mine, esercitazioni notturne, un corso di infiltrazioni tra le linee nemiche e molte forme di addestramento ideologico ben note a milioni di uomini e donne che hanno prestato servizio nelle forze armate.

 

Fuori orario. cose (mai) viste
di Ghezzi, Baglivi, Di Pace, Esposito, Francia, Fumarola, Giorgini, Melani, Turigliatto e Bendoni

fuoriorario.rai.it

 



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