Tag 'Luigi Kuveiller'

L’impotenza dell’autorità. “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri

L’impotenza dell’autorità. “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri

da Rapporto Confidenziale 38 Il cinema “politico-civile” contiene endemicamente una contraddizione ontologica, cioè quella attraverso la quale, l’estremizzazione ideologica dei concetti espressi al suo interno, porta i film a debordare in un manierismo radicale dal quale emerge un rancore livido e pregiudiziale nei confronti dell’autorità e delle sue ramificazioni. Contraddizione legata al periodo storico in cui viene realizzato, soprattutto seguendo

Morire Democristiani? È questo il destino degli italiani… “Todo modo” di Elio Petri

Morire Democristiani? È questo il destino degli italiani… “Todo modo” di Elio Petri

Morire Democristiani? È questo il destino degli italiani… Film caustico ed espressionista, imbevuto di una vena grottesca, immagina il “funerale” della Democrazia Cristiana e della politica italiana in generale, con l’obiettivo, dichiarato, di denunciare la corruzione, il malcostume, l’imperversare di interessi personali nella gestione della “cosa pubblica”, ricorrendo al grottesco per la raffigurazione di “maschere” in disfacimento. Girato da Elio

“La proprietà non è più un furto” di Elio Petri

“La proprietà non è più un furto” di Elio Petri

Diretto da Elio Petri nel 1973, La proprietà non è più un furto è l’ultimo capitolo della trilogia dedicata al potere. Questo film arriva dopo l’analisi del potere istituzionale di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) e dopo quella del potere “padronale” di La classe operaia va in paradiso (1971). Alla sua uscita venne aspramente

L’avventura > Michelangelo Antonioni

L’avventura > Michelangelo Antonioni

da Rapporto Confidenziale 30 L’indomani della sua presentazione in concorso al 13° Festival di Cannes, nel 1960, dove fu fischiato dal pubblico, L’avventura di Michelangelo Antonioni fu difeso in una lettera da 37 cineasti e critici cinematografici. Al film venne comunque attribuito il premio speciale della giuria per «il suo notevole contributo alla ricerca di un nuovo linguaggio cinematografico». La