Sommaren med Monika (Monica e il desiderio) di Ingmar Bergman
«L’eau est un corps brûlé.» Honoré de Balzac, Gambara. Un’opera sul dolore infinito dell’acqua, cioè del movimento. Quella trasformazione incessante dell’essere che diventa un esempio teorico di morte al lavoro. Acqua eraclitea dove non è possibile bagnarsi due volte. Bergman arriva a incupire l’elemento fluidificante degli altri film, rendendo il grembo dell’Uno divino irrimediabile condanna, l’altra faccia del diavolo, ennesima