Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda > Mariano Laurenti
Forse più un grande titolo che un grande film che sfrutta, muovendosi naturalmente su ben altro piano, “Il decameron” di Pier Paolo Pasolini del 1971 (il cui successo diede involontariamente la stura al genere cosiddetto decamerotico, composto in seguito da numerosissime pellicole tra cui “Boccaccio mio statte zitto” – Marino Girolami, 1972 – “Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti