Il 2011 va in archivio. È stato un anno complicato e triste sotto molti punti di vista. Noi abbiamo il cinema come medicina, come cura alle sofferenze della Vita e della Storia. Quest’anno abbiamo voluto giocare con la nostra redazione, con le persone che nell’ultimo anno hanno scritto per Rapporto Confidenziale e con una serie di amici, collaboratori e personalità che hanno accettato l’ingrato compito di stilare un elenco dei 5 migliori film usciti, o visti per la prima volta, nell’anno solare 2011. Ne è uscito un elenco corposo ed originale che vogliamo condividere con i nostri lettori, con il fine di fornire qualche consiglio per la visione che possa rischiarare il 2012. Alla faccia di ogni profezia catastrofica.
Simone Buttazzi collaboratore di RC
Unter dir die Stadt di Christoph Hochhäusler (Germania/2010) Una storia d’amour fou sotto lo skyline di Francoforte. Sulla carta, un film brutto, mainstream e noioso. Tutto. L’esatto. Contrario. |
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Submarine di Richard Ayoade (UK/2010) Non solo esiste ancora la cinematografia gallese, ma è capace di oscillare tra Woody Allen e Wes Anderson. Inventivo ed esilarante. |
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Carnage di Roman Polanski (Francia-Germania-Polonia-Spagna/2011) Divertimento sadico allo stato puro. Quando Jodie Foster sbotta «Don’t tell me about suffering in Africa. I know about suffering in Africa», la checca che è in me ha fatto un "salto altissimo" (Giorgio Napolitano) |
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Halt auf freier Strecke di Andreas Dresen (Germania/2011) Sei un padre di famiglia. Vivi nella periferia povera di Berlino. Ti diagnosticano un tumore al cervello. Dresen in stato di grazia ti fa piangere fiumi. |
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Habemus Papam di Nanni Moretti (Italia/2011) L’Alberto Sordi dei giorni nostri si concede al popolo portando sullo schermo un soggetto di quelli che non se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Questa volta c’ha pensato lui. |
Dei titoli selezionati da Simone Buttazzi fra il meglio del 2011, su RC puoi trovare:
▪ "Carnage" di Roman Polanski – recensione a cura di Michele Salvezza
▪ "Habemus Papam" di Nanni Moretti – recensione a cura di Michele Salvezza
cover image: Unter dir die Stadt di Christoph Hochhäusler (Germania/2010)