Il meglio del 2011 – Ivan Talarico

Il 2011 va in archivio. È stato un anno complicato e triste sotto molti punti di vista. Noi abbiamo il cinema come medicina, come cura alle sofferenze della Vita e della Storia. Quest’anno abbiamo voluto giocare con la nostra redazione, con le persone che nell’ultimo anno hanno scritto per Rapporto Confidenziale e con una serie di amici, collaboratori e personalità che hanno accettato l’ingrato compito di stilare un elenco dei 5 migliori film usciti, o visti per la prima volta, nell’anno solare 2011. Ne è uscito un elenco corposo ed originale che vogliamo condividere con i nostri lettori, con il fine di fornire qualche consiglio per la visione che possa rischiarare il 2012. Alla faccia di ogni profezia catastrofica.

 

Ivan Talarico  collaboratore di RC

Cinque capolavori per ribadire l’italietta depravata che non molla.

 

    Qualunquemente
di Giulio Manfredonia
(Italia/2011)

Neanche il momento giusto, storicamente e politicamente, riesce a giustificare un film brutto. Da lanciare negli sgabuzzini ragnotelati del berlusconismo. Quando la mancanza di buone idee diventa metafora, la finzione è più volgare della realtà.

premi: Orso di ricotta per la sceneggiatura.
giudizio: Capolavoro della sfiorata parodia.

     
    I soliti idioti
di Enrico Lando
(Italia/2011)

Il titolo, francamente, disarma ogni critica malevola, dichiarando le linee guida del progetto. La solita coppia comica che mette su due risate viene assemblata in un film per chi non si accontenta del riso frugale e perdonabile dello sketch, ma vuol farsi male assorbendo la serialità del sorriso lungometrato pronto a diventare burino intercalare. So che non si dovrebbe sparare sulla croce rossa, ma quando è la croce rossa a sparare bisogna difendersi.

premi: Bosco in fiamme di nafta per l’interpretazione.
giudizio: Capolavoro dell’esausto sorridere autistico.

     
    Il giorno in più
di Massimo Venier
(Italia/2011)

Quando un giorno è in più, in tutta onestà, se ne potrebbe anche fare a meno. Quando uno di cognome fa Volo e poi non vola, puzza già di bluff.

premi: Schiuma da barba per il malinconico verismo.
giudizio: Capolavoro della mancata voglia di esistere, (purtroppo) disattesa.

     
    Quando la notte
di Cristina Comencini
(Italia/2011)

Un film agghiacciante: ad ogni snodo di storia, ad ogni inquadratura, ad ogni movimento di camera, ad ogni battuta sillabata dai presunti attori. E irrinunciabili giungono, a corona, i cinque minuti finali di storia d’amore, giocata e persa a carnazza esibita.

premi: Pena d’oro alla mancanza di calibro emotivo.
giudizio: Capolavoro del disgusto sentimentale.

     
    Vacanze di Natale a Cortina
di Neri Parenti
(Italia/2011)

La ciccia rimestata non tira più. Ma non perché i palati sian più fini, quanto perché pagare l’inedita Cortina val troppo più che rivedere gratuitamente uno dei precedenti Vacanze di Natale, identici e similmente superflui. E in tempo di crisi… L’anno prossimo Vacanze a casa sarà ritenuto adatto ai tempi, anzi: innovativo! e strapperà di nuovo biglietti ai tristi portafogli senza moventi.

premi: Tristo di bronzo a Christian De Sica.
giudizio: Capolavoro del seriale killer.

 

Sfiorato da altre esili bellezze, ho trascorso il 2011 con il piacere di This must be the place, The tree of life, Melancholia, Le Havre e non ne parlo qui per lasciarli intatti al gusto del ricordo. Desideri per il 2012: ritmi meno frenetici, soldi meno profusi, racconti più personali, nomi meno conosciuti, colori più sbiaditi, dettagli generosi, patine di cataratte e vignettature a profusione.

 

cover image: Qualunquemente di Giulio Manfredonia (Italia/2011)

 



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Per ora abbiamo un solo commento...

  1. francesco

    finalmente qualcuno che fa morir dal ridere, bellissima la tua geografia di immondizie! fra l’altro scegliere 5 film brutti italiani 2011, i più brutti, è difficile quanto scegliere i migliori 5 film 2011…difficile decretare un vincitore!
    ciao, francesco

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