L’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa sarà presente alla 65°edizione del Festival di Locarno con i restauri di cinque cortometraggi inediti di Dino Risi.
Negli Archivi della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano sono stati ritrovati cinque “corti” diretti nell’immediato dopoguerra dal giovane Dino Risi. Il più sorprendente è 1848: realizzato in collaborazione con Alberto Lattuada, Mario Bonfantini e Giorgio Strehler (che aveva appena fondato il Piccolo Teatro di Milano ) per commemorare il centenario delle “Cinque Giornate”, l’insurrezione di Milano contro gli austriaci, il film a soggetto mostra, tra l’altro, per la prima volta sullo schermo una giovanissima e bellissima Lucia Bosè.
Tra gli altri titoli, spiccano Verso la vita del 1946, sul recupero dei bambini abbandonati in una Milano distrutta dai bombardamenti e La fabbrica del Duomo, che mostra i complessi lavori di restauro del Duomo di Milano. Ma anche nei documentari più illustrativi, come Tigullio minore o La provincia dei sette laghi, su Varese, il giovane Dino Risi dimostra un’immediatezza di sguardo sia nel cogliere i gesti e i volti dei personaggi, sia nel tratteggiare una situazione o un paesaggio, che ritroveremo nei suoi film maggiori. L’insieme di questi “corti”, identificati da Sergio Toffetti e restaurati dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa del Centro Sperimentale di Cinematografia, contribuiscono ad arricchire il ritratto di Dino Risi, facendone – prima di diventare il maestro della commedia – uno dei grandi documentaristi italiani dell’immediato dopoguerra.
Nella serata d’apertura del 31 luglio sarà proiettato 1848. Il film inaugura un omaggio che il Festival di Locarno farà a Dino Risi, proiettando nella sezione Histoire(s) du cinéma i cinque rari cortometraggi del regista.