MI PIACE IL CINEMA ZOZZO
Radley Metzger (e amici) finalmente in Blu-Ray
di Maurizio Mongiovi
Mi piace il cinema zozzo.
Ah no, scusate, questo non è il modo migliore per presentarsi: mi piace il cinema estremo.
Ecco, così già va bene.
O ancora meglio : mi piace il cinema senza compromessi. Perfetto.
Quando mi è stato chiesto di scrivere su alcune tra le più interessanti uscite Home Video degli ultimi anni mi è sembrata una scelta logica quella di esordire scrivendo su quello che è il genere che ha fatto dell’Home Video (e di internet in un secondo tempo) la sua evoluzione più naturale, ovvero l’hardcore. Ma essendo questa una rubrica che vuole dare qualche consiglio a chi vuole una cineteca ideale a casa propria, si parlerà di pochi titoli, anche perché pochi sono quelli che hanno avuto l’onore di un’edizione che sia degna di figurare sullo scaffale di un cinefilo esigente. Ma andiamo con ordine: prima di tutto, qui si cerca di parlare solo di Blu-Ray. Non per fare lo snob, ma credo che non ci sia nemmeno bisogno di discutere sull’infinita superiorità di questo nuovo supporto digitale rispetto al DVD. Peccato che la maggior parte dei compratori medi non se ne sia ancora resa conto e ami spendere 20€ per un disco che offre una qualità audio/video decente quando potrebbe spenderne 25 e avere una qualità eccellente. Recentemente, molte tra le case di distribuzione indipendenti (Redemption negli USA, Arrow Video nel Regno Unito, Carlotta Films in Francia) hanno cominciato a sfruttare le potenzialità del Blu-Ray per rimasterizzare in alta definizione alcuni film, spesso filmografie intere, di registi che fino a questo momento erano stati quasi dimenticati, o film di registi conosciuti ma che erano di difficilissima reperibilità in VHS prima e in DVD poi.
The Lickerish Quartet
Ed è una vera manna dal cielo per i neocinefili un po’ ignoranti (come il sottoscritto) a ondate che sia possibile (ri)scoprire registi come Jean Rollin, la cui quasi totalità della filmografia è stata oggetto di una religiosa ripulita. Ovviamente non ha senso pubblicare qualcosa in Blu-Ray se non perché si veda stra-bene, e questa è la grande differenza rispetto al DVD, che nel caso di edizioni a buon mercato di case editrici poco pignole era un modo per mettere un master tra lo spaventoso e il decente su un supporto di buona qualità e arrivederci (ancora ricordo la copia italiana, edita da Ermitage Cinema, di The Lodger di Hitchcock, che ho acquistato con tanta gioia per ritrovarmi a piangere per i 10€ buttati nel WC).
Score
Tra i cineasti che godono la gloria del 1080p, troviamo Radley Metzger, regista nato a New York e attivo dal 1961 al 1984. La mia scoperta del suo cinema risale a qualche mese fa, quando mi chiedevo come mai nessuno film Hardcore del periodo “Porno-Chic” (ovvero quello che va più o meno del 1973 al 1980), fosse stato pubblicato in Blu-Ray (… in realtà ero alla ricerca di Gerard Damiano… o almeno ci speravo). La risposta venne da sola: perché per rimasterizzare un film in HD ci vuole una barca di soldi e il cinema porno di 30 anni fa non interessa a un numero sufficiente di persone tale da giustificare una spesa ingente (stessa sorte, almeno per il momento, al quale sembrano destinati i videoclip musicali, anche quelli più belli e famosi come Thriller di Michael Jackson). Cercando su internet, ho trovato un film che ha attirato la mia attenzione, ovvero Score, titolo del 1974 pubblicato negli Stati Uniti dall’indipendente Cult Epics in due versioni: Cut e Uncut & Uncensored (la Britannica Arrow Video ha pubblicato successivamente in Europa solo la versione Cut). La frase di lancio, “A man and a woman and a woman and a man and a man and a woman ecc…”, prometteva bene. Ovviamente ordino su Amazon il Blu-ray nella versione Uncut. Il film, tratto da una pièce teatrale di Jerry Douglas, è divertente e ben diretto, con dialoghi brillanti (almeno da quello che ho potuto capire, in quanto sfortunatamente l’edizione non gode d’alcuna sottotitolazione, nemmeno in inglese). E ci sono alcune scene erotiche, tra le quali una esplicita. Curiosamente la sola scena hard dell’intero film è una scena gay maschile (mentre quelle etero e quella lesbo rimangono simulate), con protagonista il “mitico” Casey Donovan (nei titoli Casey Culver), che si fece conoscere con quello che è il Gola profonda gay, ovvero Boys in the Sand (Wakefield Poole, 1971). A onor del vero, è Gola profonda a essere il Boys in the Sand etero, perché quest’ultimo venne realizzato un anno prima ed è di fatto il primo film porno della storia del cinema a vedersi riconosciuta una legittimità “mainstream” (almeno questo è quello che dice Wikipedia, e noi ci vogliamo credere).
Casey Donovan
Ma sto divagando. Per tornare a Metzger, leggendo notizie varie sulla sua carriera, saltano fuori alcuni film più o meno erotici anch’essi rimasterizzati in ottima qualità, come Camille 2000 (1969, girato in Italia e interpretato da Nino Castelnuovo e Elena Rossi-Drago) e quello che finora è il mio preferito tra i suoi film, The Lickerish Quartet (girato sempre in Italia e vede tra i protagonisti Franck Wolff, caratterista americano di tanti film di genere di casa nostra), una sorta di Sei personaggi in cerca d’autore, con tanto di citazione nei titoli di testa, in versione soft-core. Film quasi impossibile da raccontare ma molto curioso, dimostrazione che a volte il cinema di genere poteva dare ai registi una libertà d’espressione che difficilmente si poteva trovare nelle grandi produzioni. Entrambi i film sono stati pubblicati dalla sopracitata Cult Epics negli Stati Uniti e successivamente dalla Arrow Video nel Regno Unito (io vi consiglio quest’ultima, la qualità è eccellente, ci sono moltissimi contenuti speciali interessanti e ci sono i sottotitoli in inglese, per chi avesse bisogno di un piccolo aiuto alla comprensione). Ma leggo anche un altro nome con il quale Metzger firmava i suoi lavori, ovvero Henry Paris. Conoscevo già questo nome per essere uno dei più apprezzati registi della cosiddetta “Golden Age of Porn”, e autore di quello che è considerato il miglior film porno mai realizzato, fama confermata da Paul Thomas Anderson nel suo Boogie Nights (leggo la notizia sul Mereghetti, confesso di non ricordare il passaggio nel film), ovvero The Opening of Misty Beethoven (1975), una sorta di Pigmaglione in versione porno, in cui un annoiato signore va a Parigi a cercare la “prostituta migliore del mondo” e la trova in un cinema/bordello di Pigalle. La ragazza viene educata all’ars amatoria e riesce a farsi amare dal suo mentore… e a ribaltare i ruoli (In barba al fatto che il porno sia considerato il genere maschilista per eccellenza). Metzger ha diretto in tutto cinque film hard (escluso Score) firmandosi appunto Henry Paris, e oggi sono tutti considerati dei grandi classici del cinema per adulti. Il motivo è semplice: Una regia tecnicamente superiore a quella di altri registi del genere (anche Damiano, che aveva senz’altro molto talento, era a conti fatti un parrucchiere diventato regista da un giorno all’altro e, almeno nei primi film, si vede eccome), una confezione molto curata (a cominciare dalle musiche), una sceneggiatura non eccezionale ma abbastanza elaborata, soprattutto nei dialoghi.
The Opening of Misty Beethoven
Quello che colpisce dei suoi porno è proprio il contrasto tra la porcelloneria continua e la “nonchalance” delle situazioni di contorno: anal e tailleur haute-couture, fellatio e battute all’inglese. Borghesi annoiati spiati dal buco della serratura, come è stato giustamente fatto notare. Ma è anche vero che alcune situazioni sono davvero divertenti, il ritmo non manca mai e le battute strappano il sorriso più di una volta (“We go to Rome.” “Why Rome? What’s so different between New York and Rome?” “Well, there are not so many Italians in Rome.”, cito a memoria da Misty Beethoven.
Nella mia ricerca, scopro una casa editrice indipendente americana, la Distribpix, che si occupa del restauro e della pubblicazione in DVD di grandi classici del cinema erotico soft e hard in DVD, in edizioni degne della massima considerazione. Una sorta di Criterion Collection del porno, insomma. Questa casa distributrice ha restaurato e pubblicato, tra gli altri, l’intera filmografia di Henry Paris in DVD e – SORPRESA SORPRESA! – due addirittura in Blu-Ray. I due film che hanno avuto l’onore di essere i primi film Hard anni 70 a essere rimasterizzati in alta definizione sono The Opening of Misty Beethoven (ovviamente!) e Barbara Broadcast (1977). In quest’ultimo vediamo una serie di personaggi, tra cui la protagonista che da il nome al film, aggirarsi dentro e nei dintorni di un ristorante in cui si servono pietanze elaborate e prestazioni sessuali altrettanto elaborate. La trama è tutta qui. Ma nella migliore tradizione di Metzger, i dialoghi sono molto divertenti (“Have a waiter while you’re waiting!”), e la confezione riesce, quasi miracolosamente, a essere volgarissima (come può esserlo il primo piano vaginale di una donna che fa pipì in una ciotola nel bel mezzo di una cucina…) e elegante al tempo stesso. Per quanto riguarda Misty, il primo dei due a essere pubblicato, la casa editrice ha indetto una sorta di raccolta di fondi online per sopperire ai costi elevati per produrre un master ad alta definizione. La risposta è stata enorme, apparentemente superiore alle aspettative. E certo le due pubblicazioni non hanno deluso: entrambi i film sono presentati in versione hard e soft (con scene alternative), commento del regista, interviste agli interpreti, dietro le quinte, accenni storici, libretto informativo e sottotitoli in 6 lingue (tra cui l’italiano). Entrambi i film sono proposti in edizione Blu-ray+DVD, region free (quindi leggibili in tutto il mondo, almeno il Blu-Ray), e la qualità, a detta degli esperti, è tra le migliori mai viste, soprattutto da parte di una produzione “indipendente”. Un lavoro da veri cinefili, che trasuda amore per il genere proposto, e con esigenze che vanno decisamente oltre quelle autoerotiche. Perfettamente in linea con il porno di Metzger, nel quale il sesso era servito come uno degli ingredienti per divertire il pubblico insieme a tutti gli altri. In una parola, “cinema”, e come tutto il cinema, bello o brutto, sarebbe un peccato vederlo scomparire, come purtroppo succederà a molti di questi film “rinnegati”, che abbiano organi sessuali in bella mostra o meno.
Maurizio Mongiovi
Camille 2000 (1969) Etichetta: Arrow Video Audio: Inglese: LPCM 2.0 Disco: 50GB Blu-ray Disc |
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The Lickerish Quartet (1970) Etichetta: Arrow Video Video Audio: inglese LPCM 2.0 Disco: The Lickerish Quartet Dual Format [Blu-ray] [1970][Region Free] |
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Score (Uncut & Uncensored) (1974) Etichetta: Cult Epics Video Disco: |
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The Opening of Misty Beethoven (1976) 1 film, 2 versioni Video Audio: inglese DTS-HD 5.1 / inglese Dolby Digital 2.0 Disco |
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Barbara Broadcast (1977) 1 film, 2 versioni Video Audio: inglese (“original Mono remastered” sulla copertina) Disco |
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