Aby Warburg, antropologo dell’immagine
a cura di: Elisabetta VillariCarocci editore, 2014
collana: Biblioteca di testi e studi (948)
isbn: 9788843070947
pagine: 144
prezzo: 16,00€
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Se per molto tempo il suo apporto è stato trascurato dagli antichisti e dagli storici dell’arte, Aby Warburg è considerato oggi come colui che ha posto le premesse per un’antropologia dell’immagine, disciplina parallela alla storia dell’arte, che si occupa di delineare una storia più ampia dell’immagine come prodotto “antropologico” e di tracciarne una vera e propria storia dello sguardo. Warburg ha rivoluzionato il quadro tradizionale di queste discipline e il rapporto, nello studio dell’immagine, fra l’apporto storico artistico e quello antropologico. La riflessione su alcuni aspetti centrali della sua ricerca è affrontata da A. Pinotti e A. Ducci, mentre il rapporto con l’antico è approfondito da B. Cestelli Guidi sul progetto di allestimento della Gipsoteca nella Kunsthalle di Amburgo, che fa riferimento a materiali inediti. G. Chiarini tratta il tema di Orfeo, centrale nel Bilderatlas. L’interesse per la circolazione delle immagini fra il Nord e il Sud dell’Europa e fra Oriente e Occidente e il rapporto fra i committenti e l’opera d’arte sono temi affrontati da E. Villari che ripercorre gli studi sugli arazzi come “veicoli mobili di iconografie”. Chiude il volume C. Cieri Via che traccia la storia della ricezione del rapporto fra Aby Warburg e l’antropologia attraverso gli studi degli ultimi decenni e analizza alcuni dei punti cruciali dell’antropologia delle immagini warburghiana.
Indice
Prefazione di Elisabetta Villari
Introduzione di Elisabetta Villari
1. Aby Warburg: antropologo dell’immagine?
2. Le metamorfosi di un ritratto postumo di Aby Warburg
1. Iconologia dell’esitazione in Aby Warburg di Andrea Pinotti
Vicino e lontano/Dal riflesso alla riflessione, e viceversa/Antropomorfismo e animazione/Metafora e analogia
2. L’antico in bianco e nero: il progetto di allestimento della Gipsoteca di Amburgo di Benedetta Cestelli Guidi
Aby Warburg e la nuova declinazione dell’archeologia novecentesca/Il parere di Aby Warburg/Il progetto di allestimento della Gipsoteca amburghese: l’Apollo del Belvedere vs. il Fauno danzante/Da storia dell’arte antica ad archeologia preistorica: lo scambio con Georg Thilenius/La scelta di un antropologo per la cattedra di Archeologia amburghese: Berthold Laufer
3. Orfeo con lo specchio: ermetismo e alchimia nella Siena del secondo Quattrocento di Gioachino Chiarini
4. Altri atlanti di immagini: Henri Focillon e la vitalità delle forme di Annamaria Ducci
Prologo/Contatti tra due mondi/Geologia morale/Forme vive, immagini in movimento/Sopravvivenze medievali/Atlanti francesi/«Londres, 10 février ’37»
5. I saggi di Aby Warburg sugli arazzi come “veicoli tessili
mobili” di Elisabetta Villari
Il saggio riconsiderato/Aby Warburg e gli studi sugli arazzi borgognoni/Il saggio del 1913/Un’allegoria sfuggita a Warburg/La permanenza dell’antico/Le feste e la continuità con l’antico
6. Postfazione. Aby Warburg e il Nachleben delle immagini di Claudia Cieri Via
Bibliografia
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Elisabetta Villari
È docente di Antropologia dell’immagine e Antropologia dell’immagine del mondo greco all’Università di Genova (DIRAAS). È stata invitata all’ENSa Parigi e all’USC in California per integrare il gruppo di antropologi. Ha tenuto corsi e seminari all’EPHE e all’INHA a Parigi, all’EHESS ed ha svolto conferenze in molte università all’estero. Dal 2005 ha organizzato una serie di incontri internazionali: le Giornate Warburghiane in collaborazione con istituzioni italiane e straniere. Le sue attuali linee di ricerca sono il paesaggio e il sacro, e l’antropologia dell’immagine del mondo greco.