Non capita tutti i giorni di incontrare un regista al quale viene concessa la possibilità di aprire i BAFTA Awards 2014 – onore che non viene concesso al primo esordiente. Non capita tutti i giorni di benedire la mia mania di iscrivermi a qualunque newsletter abbia a che fare con il cinema. Accade così che in una ex stazione ferroviaria riconvertita a sala di cinema con cuscini e pouf (pillowcinema.com), sia organizzato una delle ultime tappe della tour promozionale del film Lilting di Hong Khaou. Grazie al direttore del cinema, Michael Pahl, riesco ad avere l’esclusiva per intervistare il regista anglo-cambogiano e, due giorni dopo aver letto la newsletter, mi ritrovo a parlare di cinema bevendo un succo d’arancia proprio con Hong Khaou. Durante la nostra chiacchierata abbiamo toccato diversi aspetti del making film, tipo il passaggio dal cortometraggio al lungometraggio, tipo come muta la scrittura, tipo cosa significhi il dover gestire molti più reparti, dunque più persone, che un passaggio così importante comporta. Di come i fondi pubblici per il cinema in UK,seguano degli schemes (piani) più diretti e ligi rispetto all’Italia e di come cambia la vita sul set quando devi rispettare uno di questi schemes. Abbiamo parlato del suo rapporto con Londra e di ciò che una città cosi’ grande ti dà e ti toglie dal punto di vista umano e artistico. Soprattutto, da filmaker, volevo chiedere a Hong Khaou quanto le sue origini cambogiane influenzassero il suo modo di fare cinema, visto che nelle sue opere coabitano due continenti, il Sud-Est asiatico e Londra, due mondi in apparenza così distanti. Quest’ultimo aspetto, più anche l’attualità di uno dei suoi temi preferiti, come ad esempio il quotidiano dell’amore (omosessuale), fanno di Hong Khaou uno dei registi più interessanti della sua/nostra generazione – nel suo cinema non è difficile scorgere una forte parentala con Antonioni e l’incomunicabilità. Alla fine dell’intervista ci ha rivelato qualche anticipazione sul nuovo progetto (dal titolo provvisorio Monsoon) per il quale nel 2014 ha ricevuto il Sundance Institute/Mahindra Global Filmmaking Award e di cui è imminente l’inizio delle riprese. [AM]
L’intervista, a cura di Andrea Mugnai, è stata realizzata a Londra nel 2015.
Hong Khaou / Filmografia
2014 _ Lilting (lungometraggio)
2011 _ Spring (cortometraggio)
2006 _ Summer (cortometraggio)
2005 _ Waiting for Movement (cortometraggio)