NETMAGE.10
International Live-Media Festival
10th edition
Bologna 21-22-23 gennaio 2010.
a project by Xing
Introduzione
Non è possibile restare immobili. D’altra parte, sembrerebbe altrettanto fondamentale fermarsi, prendere e prendersi tempo. Se il flusso è inarrestabile, come fare a mantenere il quadro?
Netmage 10 prova ad affrontare questa apparente contraddizione e la postula come una condizione: continuare a muoversi restando immobili, e il suo contrario. Al decimo anno di ricerca non è più solo questione di dispositivi instabili e di forme interstiziali post-disciplinari come il live media e i rivoli di pratiche fra arte visiva e performing arts, né di azzardi audiovisivi cinematici, più o meno visionari, escapisti o tormentati.
Il ciclo di ricerca iniziato con Netmage 08 ha ipotizzato l’esistenza di una costellazione di immaginario. Nel 2009 la forma di quel disegno si è evoluta, ed è stato possibile intravedere una galassia. Nel 2010, possiamo dire che se un universo di immaginari esiste, esso è certamente in movimento. Al di là che tale espansione sia dimostrata o meno dalla esistenza di una materia oscura, non è certamente un caso se l’universo di Netmage 10 sia pervaso da scie space ed oniriche dallo statuto ambiguo e non propriamente occidentali.
Così, complessi teatri di operazioni e misurati esperimenti chimici producono ambienti sonici e visioni trasudanti rituale e magia, alternandosi a paesaggi naturali abitati da presenze aliene, tanto quanto scure campiture atmosferiche vibranti di bagliori improvvisi. Manipolazione e materie sottili, processi evocativi e trasmutazione.
La figura che abita e risuona più di tutte in Netmage 10 è probabilmente la scia. La scia è qualcosa come il fantasma visibile di un evento. Non è una condizione temporale, cioè ciò che viene più o meno immediatamente dopo, come per esempio l’eco. È piuttosto ciò che indica un oggetto, e che ne testimonia il suo movimento. Ecco perché l’identità visiva del festival è in questo senso esemplare: strati su strati di immagini e di suoni che sfilano generando una forma ed un musica del tutto inaspettate ed inusuali, per quanto in fondo – anzi, nel fondo – riconoscibili.
E se la metafora del movimento baluginante ed inarrestabile è perfino troppo ovvia, nelle sue profondità non si possono non riconoscere torme inquiete di animali esotici, parate di elefanti in migrazione e scie di corpi
in transumanza. Quegli animali, come i molteplici suoni che ne accompagnano la migrazione, sono in movimento inesorabile.
È questa principalmente la soluzione che Netmage alla sua decima edizione sta cercando: altri mondi, altri suoni ed altre visioni, rispettando la tensione fra ciò che si è stati e ciò che accade intorno a noi – ed è innegabile quanto quell’intorno si sia straordinariamente dilatato negli ultimi dieci anni.
L’immaginario non è mai ideale, luogo privo di referenze. È innanzitutto il luogo dove qualcosa accade o è accaduto. Può trattarsi di un palazzo, di una città o un villaggio, ma anche di un irraggiungibile e mitografico cimitero degli elefanti, nascosto in chissà quale cono d’ombra fra continente asiatico e africano.
L’immaginario, alla fine, è un luogo di rappresentazione ma soprattutto un luogo di proiezione.
Ecco perché, in assenza delle grandi immagini inquadrate occorre concentrarsi sui margini del quadro e sulle scie dell’accadimento. Non smetteremo pertanto di proiettare, in questa comune necessità evolutiva.
[Fonte: http://www.netmage.it/2010/introduction.html]
NETMAGE 2010
Netmage 10: Rachida Ziani/Dewi de Vree (NL/F), Francesco Cavaliere/Marcel Türkowsky (I/D), Harappian Night Recordings (UK), The Hunter Gracchus (UK), Lee Hangjun/Hong Chulki (KR), My Cat Is An Alien (I), Ectoplasm Girls (S), The Magic State (S), Be Maledetto Now (I), Richard Lainhart (USA), Cluster (D), Canedicoda (I), Nassa (Nadav Assor/Surabhi Saraf) (USA), André Gonçalves (P), Es (Fin), Margareth Kammerer/Andrea Belfi/Stefano Pilia/Daniela Cattivelli/Michaela Grill (I/D/A), Carlos Casas (E), Vincent Dupont (F), Nana April Jun (S), Aaron Dilloway (USA).
La decima edizione di Netmage festival si terrà a Bologna dal 21 al 23 gennaio 2010. Appuntamento internazionale ormai consolidato dedicato agli incroci fra arti elettroniche, visive, musicali e performative, Netmage 10, curato da Xing, presenta un ricco programma di produzioni e progetti, per lo più in prima nazionale, offrendo un variegato e imprevedibile scenario sulla ricerca audiovisuale contemporanea. Sede del festival saranno gli spazi di Palazzo Re Enzo, affacciati su Piazza Maggiore, che ospiteranno live-cinema, concerti, azioni performative, ambienti sonori e visivi.
Il bando internazionale, strumento di indagine e selezione lanciato nel giugno 2009, ha visto la candidatura di oltre 200 progetti di notevole qualità provenienti da tutto il mondo. Tra questi sono state selezionate 3 opere audio-video, privilegiando le ricerche che problematizzano la complessa relazione suono-immagine nel modo più inusuale. Accogliendo una generale indicazione di allontanamento dalla tradizione del puro schermo, l’esito della selezione ha portato a esplorare i percorsi di performer imparentati con il mondo delle arti visive e con quello del cinema sperimentale, che arrivano alla produzione di suoni attraverso varie modalità. E’ il caso dei progetti premiati dal bando di André Gonçalves dal Portogallo, del duo Nassa (Nadoav Assor/Surabhi Saraf) dagli Stati Uniti, e di Rachida Ziani/Dewi de Vree dall’Olanda, che si esibiscono nell’apposito spazio Elektrolab.
Parallelamente, per arricchire e consolidare la ricognizione nelle più intense e mitografiche tensioni audio-visuali internazionali, Netmage 10 ha scelto o commissionato una serie di live-media ad artisti visivi, sonori e performativi che saranno presentate in prima assoluta al festival.
Il programma della sala principale del festival – il Live Media Floor – costituisce nel suo insieme un world-scape visivo ed emozionale che riattraversa, intersecandoli, i territori dell’immagine-movimento e degli immaginari contemporanei. L’apertura del festival è affidata al clima ‘cieco’, etereo e perturbante del live dell’artista visivo e musicista svedese Nana April Jun, che riprocessa le tipiche sonorità metal di tradizione scandinava in quieti fondali ambient-noise. Il resto del programma è in bilico fra dispositivi come teatri di operazioni, derive di elettronica space eclettica e ambientale e loro antenati fondativi (rispettivamente Be Maledetto Now e Cluster); esplorazioni impro-free-noise nella tradizione dell’essere alieno (My Cat is An Alien); e riattualizzazione di esperienze storiche della cinematografia sperimentale d’avanguardia (Lee Hangjun e Hong Chulki dalla Corea). Tra gli eventi più intensi è l’esibizione in solo di una figura di culto del panorama musicale di ricerca internazionale, l’americano Aaron Dilloway, fondatore della seminale band rock-noise Wolf Eyes; mentre sul fronte delle figure pionieristiche per pratiche o per sonorità rispetto alla visione che Netmage di anno in anno disegna, si evidenziano la presenza di Richard Lainhart, originale sperimentatore statunitense e inventore della cultura del synth, e dei Cluster, leggendaria formazione tedesca, a cui è stato affiancato l’artista Canedicoda per un’inedita collaborazione visiva.
Si mantiene viva inoltre la sezione Mangrovia, dedicata agli esiti più estremi ed eterocliti della sperimentazione audio e visiva. Mangrovia, il mondo-pianta-giardino, è il luogo e sequenza oraria composto da eventi che abitano un ambiente dedicato ad un ascolto ora contemplativo ora tempestoso, dove, come in un ecosistema ricco e composito, le diversità di generazioni, di provenienze disciplinari (artisti visivi, musicisti e performer) e geografiche si susseguono e si incrociano: il post-metal e il registro cinematico del duo Ectoplasm Girls, quello più sciamanico di The Magic State (progetto in solo dell’artista visiva Nadine Byrne, attiva anche in Ectoplasm Girls); la scena weird e sonicamente meticcia sia di The Hunter Gracchus sia di Harappian Night Recordings, aperti su mondi musicali abitati dalla tradizione del gamelan tanto da quella del cut’n’mix, entrambi da Sheffield; l’asse psicho-polistrumentista fra Italia e Berlino di Cavaliere/Türkowsky; ma anche la grande superband sperimentale ed eretica di Kammerer/Pilia/Belfi/Cattivelli/Grill e il confronto infine con una figura centrale nella definizione del suono e dell’immaginario weird-psycho-noise, il musicista finlandese Es, aka Sami Sänpäkkilä, noto filmmaker e artista visivo.
Per la sezione Performing Arts, Hauts Cris (miniature) di Vincent Dupont, figura singolare nel campo della coreografia contemporanea francese con un passato di attore e musicista, mostra un interno enigmatico dal carattere onirico. Teatro di alterazione delle misure del corpo e del campo acustico, Hauts Cris opera sulla prospettiva nella sua artificialità bi-dimensionale. Spettacolo realizzato in stretta collaborazione con il musicista Thierry Balasse e il direttore delle luci Yves Godin integrando tecniche della musica elettroacustica a una danza statica, impersonata in maniera potente e performata fisiologicamente, è una decomposizione radicale dell’eondo.
Netmage ha affidato anche quest’anno l’immagine coordinata ad un artista contemporaneo: Carlos Casas (dopo Camilla Candida Donzella 2009, Canedicoda 2008, Invernomuto e Moira Ricci 2007, Andrea Dojmi 2006, Simone Tosca 2005, Otolab 2004, Qubogas 2003, Loew 2002). A Netmage Casas presenta inoltre per la prima volta Cemetery (Archive works), appunti ed esperimenti audiovisivi relativi a un nuovo film. Una prima tappa articolata che si dispiega in una serie di ambienti visivi e sonori all’interno di Palazzo Re Enzo, intervenendo anche nelle intercapedini audio-visuali fra un live e l’altro.
Netmage è ideato e realizzato da XING, network nazionale che progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.
Direzione artistica: Daniele Gasparinetti, Andrea Lissoni. Sezione Performing Arts: Silvia Fanti. Bando International Live Media Floor: Lino Greco, Riccardo Benassi. Con il contributo di ricerca di: Batman Zavareze, Xavier Garcia Bardon, Hundebiss, Invernomuto, Gino Dal Soler, Alessandro Lupo/Animalogica, Carlos Giffoni/No Fun festival.
Netmage 10 è realizzato con il sostegno di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Culturefrance. Media partners: Wire, Mousse, Edizioni Zero, Blow Up, Nero, Alias, Il Manifesto, Città del Capo-Radio Metropolitana, Radio Città Fujiko.
[Fonte: http://www.digicult.it/2010/Netmage10.asp]
NETMAGE.10
International Live-Media Festival
10th edition
Bologna, Palazzo Re Enzo
21-22-23 gennaio 2010a project by Xing
Festival Headquarters
Xing-Via Ca’ Selvatica
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