Il regime iraniano ha arrestato Jafar Panahi

Jafar Panahi

La situazione iraniana è assolutamente fuori controllo, dimenticata dai media e dalla diplomazia internazionale appare sempre più preoccupante. Il cinema ed i cineasti iraniani, da sempre bersaglio del regime, registrano nella giornata di ieri uno dei fatti più intollerabili: l’arresto di Jafar Panahi, probabilmente il più importante filmmaker del paese.
 

Le cronache raccontano dell’arresto, avvenuto ieri in serata, di Panahi, della moglie e della figlia insieme a 15 ospiti al momento presenti nella sua residenza di Teheran. Secondo Reporters and Human Rights Activists in Iran (RAHANA), agenti di sicurezza hanno fatto irruzione nell’abitazione del regista compiendo, oltre agli arresti, sequestri di vari effetti personali fra cui un computer con materiale cinematografico.
L’arresto avviene poco dopo la richiesta effettuata dal regista di un visto per poter lasciare il paese per partecipare, il mese prossimo, ad una conferenza a Berlino dedicata al cinema iraniano.

 

Al momento non si hanno altre notizie.
 

Jafar Panahi è nato l’11 luglio 1960 nella città iraniana di Mianeh, nel suo cinema la realtà iraniana è al centro di ogni narrazione, soprattutto la condizione femminile, così problematica nel regime degli Ayatollah.
 

Nel 2006 con il film Offside ha vinto il gran premio della giuria alla Berlinale ed al Gijón International Film Festival, l’Amnesty International Film Award al Ljubljana International Film Festival.
Nel 2004 il Prometeo d’oro al Tbilisi International Film Festival per il film Talaye sorkh.
Nel 2003 con Talaye sork ha vinto il gran premio della giuria nella sezione Un Certain Regard al festival di Cannes, il Gold Hugo al Chicago International Film Festival ed il Golden Spike al Valladolid International Film Festival.
Nel 2001 con il film Dayereh (Il cerchio) ha vinto il premio del pubblico, il premio per il miglior film, quello della critica, l’OCIC Award all’Uruguay International Film Festival ed il premio FIPRESCI al Festival di San Sebastián.
Nel 2000 a Venezia, con il film Dayereh (Il cerchio), ha vinto il Leone d’oro, il premio FIPRESCI della critica, l’OCIC Award, il premio Sergio Trasatti e l’UNICAF Award.
Nel 1998 il Tulipano d’oro all’Istanbul International Film Festival con il film Ayneh, il premio come miglior regista asiatico al Singapore International Film Festival.
Nel 1997 il Pardo d’oro con il film Ayneh al Festival di Locarno.
Nel 1995 la Camera d’oro al Festival di Cannes per il film Badkonake sefid, il premio per il miglior film al Sudbury Cinéfest, al São Paulo International Film Festival ed al Tokyo International Film Festival.

Jafar Panahi – filmografia

Offside (2006)
Talaye sorkh (Crimson Gold, 2003)
Dayereh (Il cerchio, The Circle, 2000)
Ayneh (The Mirror, 1997)
Ardekoul (1997)
Badkonake sefid (The White Balloon, 1995)
Akharin emtehan (1992)
Doust (The Friend, 1992)
Kish (1991)
Yarali bashlar (The Wounded Heads, 1988)

 

panahi



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